LA FANTASIA AL POTERE // LE OPERE

DUCCIO BOMBARDINI – IL PASSAGGIO

“Il passaggio” è un’opera realizzata ad olio, steso con l’ausilio esclusivo della spatola che
dona all’opera l’aspetto di un colorato altorilievo, vibrante e materico nel contempo. La scena viene attraversata dalla marcia di un corteo di grigi e scuri soldati a cavallo in armatura, di scorta a una sontuosa carrozza, che irrompe prepotentemente nella colorata, vivace foresta elemento protagonista dell‘opera raffigurata da alberi e cespugli con il cielo sullo sfondo.
E’ cioè la Natura, resa viva dal virtuoso arcobaleno della tavolozza, che viene spezzata
dalle grigie, industriose e inquinanti attività dell’uomo, riportando così un tema attuale
come l’abbattimento delle foreste e il deturpamento dei paesaggi, supponente suo pa-
drone l’uomo viene espresso al meglio dalla barocca, carnevalesca, variopinta e ricca
carrozza quasi a rinfacciare i suoi colori ai grigi soldati. Il paesaggio naturale inoltre si richiude sullo sfondo insieme al cielo e avvolge l’opera con il corteo perché inevitabilmente l’essere umano ne è sua parte e ci vive giorno dopo
giorno approfittando delle sue caratteristiche e hai suoi virtuosismi.

GIORGIA FORTUNATO – THE ANSWER

Cosa accadrebbe se la fantasia e l’arte fossero le armi più efficaci per affrontare e trasformare le realtà più complesse e oppressive? Forse noi adulti non siamo più in grado di poter dare una risposta a questa domanda. Forse solo un individuo ancora incontaminato potrebbe dirlo. Sta a noi saper leggere tra le righe, la risposta è proprio lì davanti.

CORRADO TRINGALI – POTERE ASSOLUTO

L’immagine simboleggia l’essenza del potere assoluto: il potere libero da vincoli ed esente da critiche. un potere che si rivela simile a un mostruoso babbuino, il cui sguardo tradisce una vena di follia. Grottesco, feroce, e al tempo stesso ridicolo.

ESMERALDA VASCELLARI / TRUE SLEEPER – CORRISPONDENZE: MATERIA PRIMA

Corrispondenze: materia prima è uno studio che indaga la dualità e i cicli di trasformazione dell’esistenza. Materia prima è la vita stessa, con il suo potenziale intrinseco di essere generata, modellata e liberata, ma
anche oppressa e distrutta. Ogni aspetto è costantemente interconnesso e soggetto a cambiamento, in una rete di inestricabili corrispondenze; in quanto materia prima viva, nulla è fisso, tutto è dinamico. Su questa soglia, in bilico tra armonia e caos, espansione e ritrazione, si innesta la nostra responsabilità di
essere umani: riconoscere di essere anche noi materia prima viva, imparando a navigare i mutamenti continui del nostro cosmos interno, in dialogo con quello esterno. Essere materia prima viva vuol dire farsi mondo, e dunque accettare che vivere è sempre un atto politico
collettivo, in quanto ogni nostra azione determina le strutture di potere in grado di nutrire o schiacciare la libertà espressiva e creativa, umana e non umana. L’invito è di prendere coscienza di ogni fase, elemento, fluttuazione come doppia espressione di un unicum che non può essere separato – osservando il movimento parallelo di natura e tecnologia, libertà individuale e costrizione sociale, creazione e distruzione – e di chiederci: qual è la nostra piccola parte nel grande gioco del mondo?

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